sul "WEDDING"

NON E’ VERO,… MA CI CREDO??

Rito_contro_il_malocchio

Ieri sera, a cena, il mio incubo peggiore si è materializzato… eravamo tredici a tavola!!! Naturalmente mi sono rifiutata di sedermi e ho dato mandato alla mia amica di tagliarmi la pizza in modo da poterla mangiare “in mano”. Poi, per fortuna, le commensali del tavolo accanto se ne sono andate e mi sono immediatamente appropriata del loro angoletto. Voglio dire: stiamo scherzando?? Vivo a Napoli da vent’anni, a certe cose ci tengo.

Anche nel mondo wedding la superstizione la fa da padrone… anche troppo direi. Ammetto che proprio tutte tutte non le conoscevo e più di qualcuna di queste ‘leggende metropolitane’ mi ha fatto sorridere.

Le fonti, in merito, si sprecano per cui mi limiterò a fare un breve sunto di quelle, forse, più note. Partirò dalla prima che, quando ero piccola e guardavo in tv “Scene da un matrimonio” con Davide Mengacci, mi incuriosì molto e ha origini sarde: la “sa razzia”. Quella puntata mi restò in mente e quando, anni dopo, una mia ex compagna di scuola si sposò e io vidi coi miei occhi che la sua zia sarda le gettava il piatto in terra, mi ricordai subito di quell’usanza che finalmente potevo gustarmi dal vivo.

  •  La “sa razzia”: un gruppo di donne prepara in un piatto riso, pezzetti di carta e monetine da lanciare agli sposi; alla fine il piatto viene lanciato ai piedi dei suddetti e dovrà rompersi, pena un cattivo augurio per i due protagonisti;
  • “sposa bagnata, sposa fortunata”;
  • La sposa deve indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di blu e qualcosa di prestato (da qui in poi abbiamo permesso l’intromissione, sempre più forte, del mondo anglosassone nelle nostre ‘cose’);
  • La sposa non deve guardarsi allo specchio durante la preparazione, se lo fa deve togliersi una scarpa o qualcos’altro in modo che non sia ‘completa’;
  • Quando lo sposo esce di casa, non deve più tornare indietro.

Queste e tante altre sono le simpatiche superstizioni legate al matrimonio. Quella che, in assoluto, mi ha fatto sorridere di più viene dal Montenegro: lo sposo deve riuscire a colpire una mela sul tetto della casa della sposa, con un colpo di pistola, prima che la cerimonia abbia inizio. Beh, appena l’ho letta, ho subito passato in rassegna tutti i miei amici maschi, single e non e, sinceramente, nessuno di loro mi ha ricordato Guglielmo Tell!

E poi c’è lei, la regina delle ‘leggende metropolitane’ legate al matrimonio: lo sposo non deve ASSOLUTAMENTE vedere l’abito da sposa prima delle nozze. Fin qui ci sta, rispetto e condivido anche perché vorrei ricordarvi che io, ieri sera, ho fatto la figura della ‘strana’ con gente che vedevo per la prima volta in vita mia… Quello che ignoravo totalmente e che ho invece scoperto essere la nuova tendenza del 2016 è che anche la sposa non deve vedere l’abito dello sposo prima delle nozze.

No, dico… ma siamo impazziti???

Da che mondo è mondo, se un uomo non è gay, ha un gusto dell’orrido in fatto di vestiti, scarpe e accessori vari. Quante di noi, povere fidanzate in erba, hanno dovuto lottare per far gettare via il ‘maglione che indossavo in terza liceo’ (si, ma mò tien quarant’ann, o fràt!) piuttosto che ‘il pantalone con le pence che mi ha regalato mamma lo scorso Natale’ (peccato che siamo nel XXI secolo e le pence sono state abolite lo scorso… di secolo…). E benché anche le mamme dei maschietti siano esse stesse donne, per qualche strano sortilegio, appena diventano “suocere” o “future suocere”, perdono del tutto la ragione e il gene del buon gusto esce dall’orecchio e va a morire di fame e sete sulla loro spalla.

Quindi, egregi signori sposi, ricapitolando: non ci sono prove provate che affermino che la sposa non possa vedere l’abito delle sposo prima delle nozze e se qualche titolare di atelier ve lo ha raccontato, probabilmente aveva nello stanzino moglie e suocera che lo osservavano silenziosamente, pronte a bastonarlo se solo lui  avesse osato contraddirle!! Non vi fate abbindolare e lasciate che, insieme a mammà, ci sia anche la vostra futura moglie, quando sceglierete l’abito. Dopotutto, non possiamo rischiare che quel giorno siate più ‘sparkling’ o ‘damascati’ o ‘bianchi’ della vostra dolce metà.

Voi l’abito bianco non lo conoscerete fino a quando non ci vedrete comparire sulla porta della chiesa, ma noi conosciamo voi….. e non vogliamo spiacevoli sorprese!  Con amore immenso, le vostre mogli (e le vostre wedding planners)!

 

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